La visione e le scelte programmatiche per l’amministrazione della città di Quartu Sant’Elena che il programma della coalizione di centrosinistra, progressista, ambientalista e identitaria presenta alle elettrici e agli elettori della città di Quartu Sant’Elena si fondano su un concetto chiave: la realizzazione di uno sviluppo che esalta le risorse umane e ambientali del territorio quartese; è integrato tra le varie componenti; è proiettato in un orizzonte temporale vasto ed è sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico.
Lo scenario delle criticità da cambiare col nostro programma è il seguente: Quartu ha rinunciato alla sua vocazione agricola mentre persistono eccellenze produttive che meritano di essere promosse e rilanciate in chiave innovativa con l’ausilio di tecnologie digitali e il coinvolgimento di giovani. Quartu ha un tesoro ambientale sottostimato come il Parco Naturale Regionale del Molentargius Saline che merita di diventare parte dell’identità e del senso di appartenenza dei quartesi e di offrire opportunità di lavoro attraverso un’amministrazione che esalti la sua bellezza e le potenzialità per attrarre anche visitatori esterni. Quartu ha un litorale pensato principalmente per usi residenziali disordinati e scomodi per gli abitanti che potrebbe invece diventare un posto invidiabile dove vivere e lavorare e una destinazione turistica collegata alle altre risorse della città. Quartu ha un vasto tessuto di piccolo commercio e di eccellenze artigianali che è stato svilito dai grossi centri commerciali, ignorato dalle ultime amministrazioni se non per manifestazioni di facciata più che di sostanza, che merita di essere rilanciato. Quartu ha una scarsa vivibilità del centro storico ma soprattutto dei quartieri più recenti, dove risiedono nuovi quartesi, che richiede interventi di miglioramento edilizio, della ciclo-pedonalità, di decoro urbano, di piantumazione di alberi e di cura dei parchi urbani. Quartu ha un tessuto di volontariato e di associazionismo sociale che potrebbe essere coinvolto in maniera più capillare nella crescita dei valori di solidarietà e di aiuto agli ultimi con un’amministrazione attenta ai bisogni e a collaborare proficuamente con i suoi abitanti. Quartu ha un tessuto di associazionismo sportivo che ha visto perdere la propria squadra di calcio e le attrezzature di Is Arenas per inseguire una chimera esterna del centrodestra che ha sottratto spazi all’atletica dei giovani quartesi mentre si merita un rilancio dello sport degno di una grande città. Quartu è stata trascurata, perde abitanti perché non è accogliente e perché chi l’ha governata negli ultimi dieci anni non ha realizzato alcun progetto di cambiamento né di sostegno alle povertà che invece crescono sensibilmente. Quartu è una città dall’identità sfocata che ha voltato le spalle alla sua tradizione per una modernità mal programmata, l’ha resa quartiere-dormitorio di Cagliari e ha offuscato la sua bellezza di territorio fertile, di affaccio sul bel mare e di condivisione di valori di solidarietà tra i quartesi e che oggi richiede più che mai un profondo rilancio urbanistico in chiave ambientale e culturale che ridia bellezza, orgoglio identitario e il piacere della vivibilità per tutti i suoi abitanti. Quartu ha un’amministrazione distante dai cittadini, inefficiente, che non progetta futuro, che chiude asili nido, che non rende agevole la mobilità all’interno della città e in connessione con la città metropolitana, che non fornisce adeguati servizi ai cittadini e che non si occupa delle povertà crescenti, accentuate dalla pandemia Covid-19.
La gravità della situazione amministrativa della città Quartu Sant’Elena impone un’assunzione di diretta responsabilità delle forze politiche del centrosinistra a governare la città nella chiarezza delle posizioni politiche e dell’incisività della proposta programmatica per riprendere l’efficienza amministrativa colpevolmente interrotta nell’ultimo decennio dalle amministrazioni Contini/Delunas sostenute dal centrodestra.
Pertanto, la nostra proposta politica marca una netta discontinuità rispetto alla fallimentare esperienza degli ultimi anni ed è alternativa rispetto al centrodestra, alle sue derive populiste e alla sua mancanza di un progetto per la città. Vogliamo rimediare al degrado della città con uno sguardo al futuro capace di rispondere a interessi collettivi e non di parte, orientando il nostro sviluppo all’integrazione e rilancio delle varie attività produttive, all’ambiente e all’identità per rendere Quartu migliore e degna di essere la terza città della Sardegna.
La discontinuità del nostro progetto si evince anche dal metodo con il quale lo abbiamo costruito: il nostro programma è stato realizzato attraverso l’approccio partecipato che ha visto lavorare insieme le varie componenti della coalizione di centro sinistra a numerose cittadine e cittadini che hanno preso parte attiva agli incontri pubblici tenutesi nei mesi passati e alle più recenti riunioni. Rispetto ad altri, questo programma è frutto di un lavoro collettivo, artigianale, consapevole, pensato su misura dei bisogni di Quartu. È stato infatti realizzato mettendo insieme i saperi e le esperienze di varie persone come le consigliere e consiglieri comunali di opposizione ai governi di centrodestra degli ultimi dieci anni che hanno maturato competenze amministrative e hanno prestato ascolto a problematiche specifiche segnalate dalle cittadine e cittadini, così come quelli di imprenditori, professionisti, studenti, professori, sindacalisti, esponenti del mondo associativo, giovani e adulti disoccupati, donne e uomini che sono portatori di istanze di cittadinanza attiva.
Le tematiche del programma sono articolate in dieci aree di intervento: Lavoro, Territorio e riqualificazione urbana, Sviluppo, Ambiente, Cultura, Educazione e formazione, Sociale, Turismo, Tempo libero e sport e Macchina amministrativa. Queste presentano naturali sovrapposizioni, essendo parti che compongono un programma articolato dove le connessioni contribuiscono a disegnare la trama. Infine, il programma è corredato dalle priorità di intervento attraverso il cronoprogramma delle azioni da realizzare e le fonti finanziarie da utilizzare.
Questa è la Quartu rinnovata che vogliamo per il prossimo futuro. Una città che oltre ad avere le strade senza buche, l’illuminazione pubblica funzionante, il servizio di nettezza urbana puntuale, uffici pubblici efficienti, servizi sociali che non lascino indietro nessuno, e garantisca tutti i servizi essenziali al cittadino. Quartu deve essere un centro vitale, pulsante con una vitalità produttiva ed economica moderna e in continua evoluzione basata su valori e condivisione che oltre al reddito incentivi alla collaborazione e alla interconnessione fra le attività produttive nel rispetto del territorio della cultura e tradizione che la città ha sviluppato nella sua lunga storia e sono la sua identità.
I quartesi dovranno essere protagonisti nelle varie fasi di programmazione, attuazione e controllo perché non sono solo i destinatari delle azioni proposte, ma parte attiva di un processo democratico e partecipativo.
Mi rivolgo a tutti i cittadini e le cittadine che vivono la città e a coloro che la amano.
Sono tanti i quartesi che si distinguono come eccellenze dello sport, dello spettacolo, delle professioni, dell’imprenditoria, della pubblica amministrazione e in vari ambiti e attività. Tante donne e uomini, ragazze e ragazzi che vivono e lavorano lontano dalla nostra città per volontà o per necessità. A loro mi rivolgo affinché mettano a disposizione intelligenze, capacità e competenze per far progredire la nostra comunità.
Il mio impegno sarà volto a rendere migliore la nostra città, dedicando ogni mio sforzo soprattutto a chi è debole e fragile e, ogni giorno, affronta le difficoltà della vita.
Francesco Piludu