Il lavoro è l’elemento fondante della nostra Repubblica democratica, come riportato nel primo articolo della nostra Costituzione. Quel lavoro declinato con tanti aggettivi: agile, autonomo, dipendente, precario, part time, fisso, accessorio, socialmente utile, interinale, parasubordinato, temporaneo o anche forzato o, addirittura, nero (da contrastare con diritti e garanzie).
Oggi a Quartu il lavoro è la prima grande emergenza: per chi l’ha perso, per chi lo cerca, per chi non lo trova. Non abbiamo fatto in tempo a inaugurare i nuovi locali del Centro per l’Impiego e i dati ASPAL ci dicono che in Sardegna dall’inizio dell’emergenza Covid-19 ci sono state 29mila assunzioni in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I settori più colpiti sono: alberghi e ristoranti, istruzione, noleggio e servizi alle imprese, trasporti, costruzioni, attività artistiche e commercio.
Riteniamo prioritario attuare un piano straordinario del lavoro che preveda:
- un parco progetti di cantieri Lavoras;
- la promozione dell’economia circolare;
- lo sblocco dei cantieri che più che sul consumo del suolo orienti il comparto edile verso il riuso dei suoli urbanizzati per collegare economia, occupazione, benessere sociale e tutela ambientale;
- la messa in sicurezza dell’esistente e la rivitalizzazione delle aree abbandonate;
- il recupero edilizio;
- il rafforzamento delle produzioni tipiche locali;
- il rilancio dell’artigianato;
- il sostegno al piccolo commercio e ai centri commerciali naturali;
- l’innovazione tecnologica applicata a tutti i settori produttivi, specie all’agricoltura che diventerà un settore strategico del prossimo futuro;
- la promozione di lavori ambientale;
- la promozione del turismo.
Quartu è una città costruita materialmente dai suoi stessi cittadini: l’arte dell’edilizia è stata per tanti anni il punto di forza dell’economia del nostro territorio. L’edilizia sostenibile è oggi un ambito progettuale imprescindibile per il lavoro dei quartesi.
Insieme lavoriamo per:
- Migliorare la qualità della vita dei cittadini con un piano di risanamento sostenibile dei quartieri.
- Restituire decoro e prestigio alla nostra città grazie agli incentivi per il rifacimento delle facciate delle nostre case.
- Rafforzare le infrastrutture attraverso un piano concreto di opere pubbliche realmente utili per i cittadini.
- Creare qualità con l'istituzione di una scuola di formazione eco-edile per i giovani e per gli imprenditori.
Per guardare al futuro e costruire una città che sa attivare politiche efficaci per il lavoro riteniamo che occorra un grande impegno condiviso tra amministrazioni pubbliche, parti sociali, sindacati, associazioni di categoria, operatori, operatrici, cittadini e cittadine.
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